[Seminario della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica di SPS] - La malattia mentale: occuparsene senza mandato.

Contenuto principale dell'articolo

Valentina Giacchetti
Sonia Giuliano
Onofrio Strignano
Andrea Civitillo
Marina De Bellonia
Chiara Giovannetti

Abstract

Cosa si può fare con la malattia mentale nei contesti che non hanno mandato per occuparsene?
Esiste l’idea che la malattia mentale sia circoscritta entro le famiglie o entro i luoghi deputati a trattarla, ma le persone che definiamo “con problemi di malattia mentale” frequentano la scuola? Lavorano? Chiedono documenti a un Comune? Pagano le tasse?
I contesti dei quali si parlerà (il carcere, la scuola, un ufficio ministeriale, alcuni reparti ospedalieri) sono concentrati su obiettivi altri dal trattamento del disagio psichico, ma come vedremo non sono estranei a situazioni di malattia mentale né sono estranei a tentativi di occuparsene.
Entro l’insieme delle possibili esperienze di contesti che abbiamo chiamato “senza mandato” si tratteranno alcuni casi nei quali la malattia mentale ha portato problemi difficili da affrontare, ma ha anche consentito di ridefinire gli obiettivi e l’organizzazione dei contesti che, incidentalmente, la incontrano. 

Dettagli dell'articolo

Come citare
Giacchetti, V., Giuliano, S., Strignano, O., Civitillo, A., De Bellonia, M., & Giovannetti, C. (2013). [Seminario della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica di SPS] - La malattia mentale: occuparsene senza mandato. Rivista Di Psicologia Clinica Archivio, (2). Recuperato da https://quadernidipsicologiaclinica.com/index.php/rpc-archivio/article/view/1229
Sezione
Convegni

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