Un intervento psicologico clinico tramite il gruppo, a partire dal ruolo di assistente alla comunicazione, in una scuola superiore
Parole chiave:
organizzazione data-costruita, monitoraggio dell’azione organizzativa, gruppo di lavoro, rapporto scuola-famiglia, inclusione della disabilitàAbstract
In questo lavoro si parla della possibilità di sviluppare una funzione psicologico clinica, a partire da un ruolo che formalmente non la prevede, ma entro cui si rivela necessaria. Il ruolo è quello di assistente alla comunicazione in un Istituto superiore. Si proporrà come lavorare per promuovere integrazione entro la scuola, agendo fantasie onnipotenti di omologazione, senza fare manutenzione di quanto si va facendo e vivendo, e senza accordarsi sugli obiettivi che si intendono perseguire, porti ad arroccarsi su posizioni fallimentari da parte di attori che avrebbero bisogno di collaborare, ma si trovano, entro gli agiti, schierati come parti nemiche. Si pensi agli operatori della scuola articolati in tutti i loro ruoli, agli allievi, alle famiglie. Passare dalla centratura sull’individuo all’occuparsi di relazioni in difficoltà, permette di rendere trattabili problemi vissuti come intrattabili e di attivare risorse. Si proporrà che l’istituzione di un setting capace di analizzare e pensare l’agito, come un gruppo di lavoro che preveda momenti di sospensione dell’azione organizzativa, sia un modo attraverso cui occuparsi del rapporto individuo-contesto.
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