Nero Wolfe e il modo d’essere inconscio della mente
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Abstract
Comunemente incontriamo eventi, leggiamo quotidiani, saggi, romanzi, vediamo storie raccontate filmicamente, viviamo esperienze emozionali nell’ambito delle nostre relazioni. A volte ci capita di rileggere queste esperienze utilizzando categorie diverse da quelle suggerite dall’evento. Pensiamo che la rilettura di alcune esperienze utilizzando categorie psicoanalitiche aiuti a guardarle in un modo nuovo. Aiuti anche ad utilizzare le categorie psicoanalitiche in un modo nuovo, meno scolastico, più coinvolgente. In questo lavoro, abbiamo “riletto” i libri gialli di Rex Stout, con protagonista l’investigatore Nero Wolfe, utilizzando le categorie costitutive del modo d’essere inconscio della mente. Abbiamo trovato alcune invarianti nelle vicende che si svolgono entro la casa d’arenaria ove Wolfe vive stabilmente – muovendosi solo rarissimamente dalla casa stessa – contrapposte alla variabilità delle vicende mystery, parte variabile del romanzo. Abbiamo proposto un’analisi di queste componenti invarianti e variabili, utilizzando la categoria: mondo interno-esterno della mente e dinamica inconscia.
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