Diagnosticare o intervenire
Parole chiave:
diagnosi, disturbo oppositivo provocatorio (DOP), DSM, bambini, intervento psicologico.Abstract
Abstract With the arrival of the DSM in clinical psychological culture, diagnosis assumes alarming fashions due to its tendency to increase unchanging labels upon those who are subjected to diagnosis, without any demand: people with mental illness and children. In particular we aim to analyze diagnosis in children, especially referred to Oppositional defiant disorder (ODD). This diagnostic practice which ignores the relational and contextual setting might bring to dangerous issues. Abstract La diagnosi, con l’avvento del DSM entro la cultura psicologica, ha assunto vesti preoccupanti nel suo moltiplicare etichette invarianti a carico di chi subisce la diagnosi stessa, senza alcuna domanda al proposito: i malati mentali e i bambini. Nel lavoro si analizza in particolare la diagnosi a carico dei bambini. Con particolare riferimento al Disturbo oppositivo provocatorio (DOP). Pratica diagnostica che, ignorando l’ambito relazionale e contestuale del “disturbo”, può assumere aspetti di pericolosità problematici.##submission.downloads##
Pubblicato
29.12.2016
Come citare
Carli, R. (2016). Diagnosticare o intervenire. Quaderni Di Psicologia Clinica, (2), 4–18. Recuperato da https://quadernidipsicologiaclinica.com/index.php/quaderni/article/view/649
Fascicolo
Sezione
Articoli