Un servizio di psicologia in un contesto ospedaliero: risorse e criticità.
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Abstract
L’articolo presenta uno studio d’archivio relativo a 144 cartelle cliniche relative alle prestazioni dell’anno 2011 svolte presso l’U.O.S.D. di Psicologia Clinica dell’A.O.R.N. Ospedali dei Colli di Napoli. I dati analizzati consentono di effettuare interessanti considerazioni sul ruolo dello psicologo in ospedale. Tale contesto, infatti, è rappresentato socialmente come il luogo della cura del corpo in cui, il più delle volte, viene riconosciuto un ruolo di secondo ordine al disagio psicologico. Le trasformazioni dei processi di cura in ambito ospedaliero, conseguenti al progresso scientifico e tecnologico oltre che ad una maggiore attenzione ai bisogni dell’utenza, comportano l’incremento delle esigenze attinenti la sfera della soggettività, delle relazioni, della comunicazione, della gestione dello stress, riferite sia ai pazienti ed ai loro familiari che agli operatori ed alle strutture. In tal senso lo psicologo si pone da un lato come punto di riferimento per la presa in carico di tali bisogni, dall’altro come motore propulsore di un cambiamento culturale ormai necessario.
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