Immigrazione e convivenza: La funzione psicologica e le nuove domande sociali
Parole chiave:
immigrazione, minori stranieri, accoglienza, intervento psicosociale, convivenza.Abstract
Il presente articolo resoconta un’esperienza professionale, svolta in qualità di psicologa all’interno di una comunità educativa per minori stranieri non accompagnati. Approfondisce alcune questioni teoriche e metodologiche connesse all’attivazione di una funzione psicologica in servizi di questo tipo. Nello specifico tratta alcune considerazioni su: l’oggetto del lavoro psicologico individuato nella relazione, intesa come relazione dei singoli con il contesto o relazione tra elementi simbolici; la sospensione dell’agito, quale elemento imprescindibile per la costruzione di un setting di lavoro psicologico; l’utilizzo dello strumento della resocontazione dello psicologo rivolto sia a se stesso, sia agli interlocutori istituzionali nell’attività di rendicontazione del lavoro; l’impostazione della comunità come organizzazione costruita e non data; la costruzione di spazi di pensabilità per la manutenzione delle dinamiche di convivenza interne alla struttura e tra gli ospiti e il mondo esterno (scuola, famiglie, servizi, etc.); la definizione di progetti di vita e di integrazione con il territorio ospitante; l’analisi della domanda degli ospiti della struttura e, quindi, delle aspettative e fantasie che li hanno portati a intraprendere un lungo e pericoloso viaggio verso l’Italia; lo sviluppo e la verifica del servizio attivato.##submission.downloads##
Pubblicato
31.07.2018
Come citare
Pagano, P. (2018). Immigrazione e convivenza: La funzione psicologica e le nuove domande sociali. Quaderni Di Psicologia Clinica, (1), 34–55. Recuperato da https://quadernidipsicologiaclinica.com/index.php/quaderni/article/view/677
Fascicolo
Sezione
Articoli