Riflessioni e interrogativi intorno agli strumenti clinici e ai setting d'intervento psicologico utilizzabili in presenza di disabilità
Parole chiave:
Parole chiave, setting, intervento psicologico clinico, servizi di salute mentale, interpretazione, proposta relazionaleAbstract
Viene affrontato il tema delle diverse tipologie di setting e di strumenti clinici che lo psicologo ha a disposizione nel proprio intevento. Si assume che gli interventi non interpretativi, pur ampiamente utilizzati nella prassi clinica, non abbiano trovato una sufficiente sistematizzazione teorico metodologica. Sono riferiti e commentati quattro brevi episodi clinici occorsi in un Centro di Salute Mentale nei quali sono stati approntati diversi tipi di setting e di strumenti operativi. A seguire sono presentate domande e riflessioni circa i criteri che orientano la modulazione dei diversi strumenti clinici nel corso dell’intervento. I dispositivi dell’intervento, interpretazione compresa, sono trattati in termini di proposte relazionali dello psicologo finalizzate alla realizzazione di obiettivi. La notevole varietà e l’arricchimento degli strumenti clinici a disposizione espone al rischio, in assenza di una teoria della tecnica unificante, di una operatività frammentaria e sotto il profilo metodologico poco coerente. A partire dall’analisi critica del paradigma individualista viene sostenuta l’ipotesi che l’esplorazione creativa sul campo clinico di nuovi dispositivi accresca le potenzialità dell’intervento psicologico clinico e contribuisca al ripensamento dei costrutti teorico-metodologici, ivi compresi quelli inerenti il classico setting duale.##submission.downloads##
Pubblicato
18.12.2014
Come citare
Vari, R. (2014). Riflessioni e interrogativi intorno agli strumenti clinici e ai setting d’intervento psicologico utilizzabili in presenza di disabilità. Quaderni Di Psicologia Clinica, (2). Recuperato da https://quadernidipsicologiaclinica.com/index.php/quaderni/article/view/503
Fascicolo
Sezione
Articoli