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Durante la procedura di trasmissione di una proposta, gli autori devono verificare il rispetto dei seguenti requisiti; la submission potrebbe essere rifiutata se non aderisce a queste richieste.

  • Il contributo non è stato precedentemente pubblicato né è attualmente in considerazione presso altra rivista.
  • Il testo aderisce alle indicazioni stilistiche e bibliografiche presenti nelle linee guida per gli Autori.
  • Gli autori hanno seguito le istruzioni per Assicurare una Blind Peer Review.
  • L'autore ha preso visione della Policy Etica della rivista.
  • Il file di submission è in un formato Microsoft Word, RTF, o WordPerfect.

1. Norme per le citazioni interne al testo

Citazioni indirette

• L’APA prevede che si riporti solo il cognome dell’autore e l’anno di pubblicazione. Nel testo, note comprese, non si riportano altre informazioni bibliografiche che verranno riportate solo nella bibliografia finale. Esempio: Wirth e Mitchell (1994) oppure (Wirth & Mitchell, 1994).

• Tutti i cognomi degli autori sono separati da virgole (eccetto il caso di due autori). L’ultimo cognome è preceduto dal simbolo & Esempio: (Wirth, Mitchell, & Burn, 2000). Se solo due: (Wirth & Mitchell, 1994).

• Se gli autori sono da 3 a 5, la prima volta si citano tutti. La seconda volta che si citano nel testo si scrive il cognome del primo autore seguito da et al. Esempio: (Wirth et al., 2010).

• Se gli autori sono 6 o più di 6 si riporta sempre solo il cognome del primo autore seguito da et al. Esempio: (Wirth et al., 1999).

• Nel caso di più citazioni riportate tra parentesi si segue l’ordinamento alfabetico in base al cognome del primo autore. Fare attenzione: l’ordine è alfabetico e non cronologico. Esempio: (Carli & Paniccia, 2002; Salvatore, 2010).

• Le citazioni riportate tra parentesi riferite a contributi pubblicati dallo stesso autore nello stesso anno vanno differenziate con le lettere. Esempio: (Paniccia 2012a, 2012b).

• Se si cita un testo letto nella versione tradotta di una originale, si devono riportare entrambe le date, prima quella dell’originale, poi quella della traduzione consultata. Esempio: Canguilhem (1966/1998) afferma….

• Se si cita un testo in stampa si scrive (in press), anche se l’articolo è in italiano. Esempio: Renzo Carli (in press) sostiene che…

• Fonte di seconda mano. Si dovrebbero citare solo fonti consultate direttamente. Nei casi in cui ciò non è possibile si cita la fonte secondaria consultata come nell’esempio. Si ricordi che in bibliografia finale va riportata solo la fonte secondaria, nell’esempio: Fagan. Esempio: In uno studio di Gibson (citato in Fagan, 1974, p.15), si evidenzia che…

• Se si citano autori con lo stesso cognome si deve mettere anche l’iniziale del nome Esempio: (B. Guerin & P. Guerin, 2007).

Citazioni dirette

• L’APA prevede che si riporti il cognome dell’autore, la data, il numero di pagina. Il numero è preceduto da p. (pp. se più di una). Se nella citazione vi sono parti omesse queste vanno sostituite con: […].Se all’interno di una citazione diretta vi è un’ulteriore citazione diretta, questa è riportata tra virgolette alte singole (singoli apici: ‘…’).

• Se la citazione è inferiore a 40 parole, essa va riportata tra virgolette alte doppie (doppi apici: “ …”). Non si usa il corsivo. Esempio: “less congestive heart failure, required less diuretic and antibiotic therapy, had fewer episodes of pneumonia, had fewer cardiac arrests, and were less frequently intubated and ventilated” (Byrd, 1988, p. 829).

• Se la citazione è pari o superiore a 40 parole, si riporta senza virgolette, rientrata rispetto al testo principale di 0,5 (sia a sinistra che a destra), separata dal testo (che la precede e la segue) da una riga vuota e con un carattere più piccolo di una unità, cioè 10.

Esempio: Il passaggio dalla melancolia alla terminologia medica e all’individuazione di una patologia è ben espresso da un passo di Esquirol, citato da Pigeaud (2005): Il termine melancolia, ormai consacrato nel linguaggio volgare, vuole esprimere lo stato abituale di tristezza di qualche individuo, e deve quindi essere lasciato ai moralisti e ai poeti che, nelle loro espressioni, non sono obbligati alla stessa severità dei medici. Possiamo conservare questa denominazione, riferendola al temperamento in cui predomina il sistema epatico e designare con esso la disposizione a idee fisse, alla tristezza, mentre il termine monomania esprime uno stato anormale della sensibilità fisica o morale, con delirio circoscritto e fisso (p. 386). Certamente, Esquirol distingue tra malinconia e delirio, tra linguaggio volgare e linguaggio medico, tra disposizione a idee fisse e malattia mentale, quale stato anormale.

• Se la citazione diretta è una traduzione della versione originale va segnalato che la traduzione è a cura dell’autore dell’articolo. Tra parentesi, dopo il numero di pagina si riporta: traduzione propria. Esempio: (p. 36, traduzione propria).

2. Norme per i riferimenti bibliografici

• Per l’intestazione si riporta la dicitura Bibliografia.

• I riferimenti bibliografici sono organizzati in ordine alfabetico in base al cognome del primo autore.

• Nel caso di più contributi dello stesso autore questi vanno ordinati per anno (dal meno recente al più recente).

• Nel caso di contributi dello stesso autore pubblicati nello stesso anno, questi vanno differenziati con le lettere: a, b, c…

Esempio:

Paniccia, R.M. (2012a). La competenza a integrare differenze [The competence to integrate differences]. Rivista di Psicologia Clinica, 1, 91-110. Retrieved from http://www.rivistadipsicologiaclinica.it

Paniccia, R.M. (2012b). Gli assistenti all’autonomia e all’integrazione per la disabilità a scuola: Da ruoli confusi a funzioni chiare [Assistants autonomy and integration for disability at school: From confused roles to clear functions]. Rivista di Psicologia Clinica, 2, 165-183. Retrieved from http://www.rivistadipsicologiaclinica.it

• Come si evince dagli esempi riportati nella casistica che segue, l’ultimo autore è preceduto da &. Se gli autori sono più di 7, si riportano i primi sei, l’ultimo è preceduto da tre puntini di sospensione.

Esempio: Sethi, D., Wood, S., Mitis, F., Bellis, M., Penhale, B., Iborra Marmolejo, I., … Ulvestad Kärki, F. (Eds.). (2011). European report on preventing elder maltreatment. Retrieved from http://www.euro.who.int

• Se il contributo è in lingua diversa dall’inglese, il titolo del contributo va tradotto in inglese.

Di seguito la casistica di riferimenti

Libro
Serianni, L. (2006). Prima lezione di grammatica [First lesson in grammar]. Roma-Bari: Laterza.

Libro con citata l’edizione
Paloutzian, R.F. (1996). Invitation to the psychology of religion (2nd ed.). Boston, MA: Allyn and Bacon.

Libro a cura di
Higgins, J. (Ed.). (1988). Psychology. New York: Norton. Libro con più di un curatore Dierkens, M., Berthoin, A., & Nonaka, I. (Eds.). (1998). ...
Capitolo di un libro collettaneo con un singolo curatore
Notare che il curatore ha prima le iniziali del nome e poi il cognome Shea, J.D. (1992). Religion and sexual adjustment. In J.F. Schumaker (Ed.), Religion and mental health (pp. 70-84). New York, NY: Oxford University Press.
Capitolo di un libro collettaneo con più di un curatore

... In J.F. Schumaker, C.P. Broberg, & M.E. Lamb (Eds.), …
Traduzione

Canguilhem, G. (1998). Il normale e il patologico [The normal and the pathological] (M. Porro, Trans.). Torino: Einaudi (Original work published 1966).

Si cita sempre la fonte consultata nella lingua in cui è scritta. Se la fonte consultata non è in inglese, tra parentesi quadra si riporta la traduzione in inglese. Notare: va riportato il traduttore. Ricordare che nel testo si riportano entrambi gli anni, prima quello della pubblicazione originale, poi quello della pubblicazione consultata. Esempio: Canguilhem (1966/1998) ci dice:

Più di un traduttore
Bateson, G. (1976). Verso un’ecologia della mente [Steps to an echology of mind] (G. Longo & G. Tratteur, Trans.). Milano: Adelphi (Original work published 1972).

Traduttore e curatore
Il curatore è spesso anche il traduttore del testo. Si possono trovare casi in cui è specificato che il curatore è anche il traduttore (M. Porro, Ed. & Trans.).

Se in stampa
Nella bibliografia si scrive in press anche se l’articolo è in italiano Carli, R. (in press). Miti costruiti e miti imposti [Constructed myths and imposed mythes].

Se si cita OSF di S. Freud
Se si cita OSF, considerare che l’opera si compone di volume, la citazione sarà la seguente: Freud, S. (2003). Totem e tabù [Totem and Taboo]. In C.L. Musatti (Ed. & Trans.), OSF (Vol. 7, pp. 3-164).Torino: Boringhieri (Original work published 1912-1913).

Articolo di rivista
Brunsson, N. (1990). Deciding for responsibility and legitimization: Alternative interpretations of organizational decision-making. Accounting, Organization and Society, 15(1-2), 47-59.

Articolo di rivista on line con DOI
Barnes, M., Newman, J., Knops, A., & Sullivan, H. (2003). Constituting “the public” in public participation. Public Administration, 81(2), 379-399. doi: 10.1111/1467-9299.00352

Per il DOI si può consultare il sito www.crossref.org

Articolo di rivista on line senza DOI
Carli, R. (2006). La collusione e le sue basi sperimentali [Collusion and its experimental bases]. Rivista di Psicologia Clinica, 2-3, 179-189. Retrieved from http://www.rivistadipsicologiaclinica.it

Attenzione: Includere l’URL del sito senza la data di consultazione.

Documento WEB con data
Degelman, D. (2009). APA style essentials. Retrieved from http://www.vanguard.edu

Documento WEB senza data
Nielsen, M. E. (n.d.). Notable people in psychology of religion. Retrieved from http://www.psywww.com

Documento WEB senza autore e data
Gender and society. (n.d.). Retrieved from http://www.trinity.edu Abstract consultato in un database Garrity, K., & Degelman, D. (1990). Effect of server introduction on restaurant tipping. Journal of Applied Social Psychology, 20, 168-172. Abstract retrieved from PsycINFO database.

3. Altre norme editoriali 

Le note
Le note non devono essere utilizzate per riportare le fonti bibliografiche. Vanno inserite con numerazione crescente. Sono riportate a piè di pagina, non alla fine del documento.

Le tabelle
Sono riportate nel testo. L’intestazione è allineata a sinistra ed è in corsivo, nel seguente formato:

Tabella 1. Variabili illustrative

L’intestazione della tabella va riportata sopra la tabella.

Le figure
Sono riportate nel testo. L’intestazione è allineata a sinistra ed è in corsivo, nel seguente formato:

Figura 1. Piano fattoriale

L’intestazione della figura va riportata sotto la figura.
La qualità della risoluzione deve essere buona, almeno 300 dpi.

Le appendici
Vanno riportate dopo la bibliografia. L’intestazione è allineata a sinistra ed è in tondo. Se ve ne è più di una vanno differenziate con le lettere in ordine alfabetico (es. Appendice A, Appendice B, ecc.)

4. Norme per il formato del documento, formattazione del testo e layout di pagina.

Formato documento

• .doc
• .docx

Layout

• Orientamento pagina: Verticale

• Margini: 2 cm sinistro e destro; 2,5 cm superiore; 3 cm inferiore;

• Sillabazione: nessuna

• Allineamento: gli autori caricheranno la submission con allineamento a sinistra, in fase di copy-editing l’allineamento sarà giustificato.

• Interlinea: singola

• Carattere: Times New Roman

• Numerazione di pagina: l’autore carica la submission senza inserire numerazione di pagina, la numerazione è data in fase di layout-editing.

Carattere e formattazione testo

• Corpo testo: Times New Roman 11 normale.

• Titoli: non riportano il punto finale e seguono le norme sotto indicate.

Livello 1: titolo del contributo in Times New Roman 12 grassetto normale. Se c’è un sotto-titolo, tra titolo e sotto-titolo vanno inseriti due punti, il sottotitolo inizia con lettera maiuscola.

Esempio: A peer-mediated intervention to develop social and work abilities for adolescents with ASD: Pilot study

Livello 2: titolo del paragrafo in Times New Roman 11 grassetto corsivo. Lasciare una riga vuota tra titolo e testo. Lasciare due righe vuote tra la fine del testo e il titolo del paragrafo o sottoparagrafo successivo.

Livello 3: titolo del sotto-paragrafo in Times New Roman 11 corsivo. Lasciare una riga vuota tra titolo e testo. Lasciare due righe vuote tra la fine del testo e il titolo del paragrafo o sottoparagrafo successivo.

Livello 4: titolo del sotto-sotto-paragrafo in Times New Roman 11 corsivo. Il testo segue il titolo senza lascare una riga vuota. Al termine del testo, se segue un altro sotto-sotto-paragrafo (livello 4) lasciare solo 1 riga vuota, se segue un sotto-paragrafo (livello 3) o un paragrafo (livello 2), lasciare due righe vuote.

Livello 5: titolo in Times New Roman 10 normale attaccato al testo, senza lasciare una riga vuota.

• Titoli di tabelle e grafici: il titolo è in Times New Roman 10 corsivo. Va lasciata una riga vuota tra il titolo e la tabella o il grafico. Grafici e tabelle vanno separate con due righe vuote dal testo del contributo che le precede e le segue.

• Titolo della bibliografia: Time New Roman 11 corsivo. Vanno lasciate due righe vuote tra la fine del testo del contributo e l’intestazione: Bibliografia. Va lasciata una riga vuota tra titolo e prima voce bibliografica.

• I nomi degli autori non vanno inseriti nel file di submission, veranno inseriti in fase di copy-editing.

• Abstract: Times New Roman 11 corsivo. Vanno lasciate 3 righe vuote tra i nomi degli autori e Abstract. Va lasciata una riga vuota tra Abstract e il relativo testo. Va lasciata una riga vuota tra la fine del testo e le parole chiave.

• Parole chiave: Time New Roman 11 corsivo. Segue due punti. Seguono da 3 a 5 parole chiave. L’iniziale della prima parola chiave è in lettera minuscola. Le parole chiave sono separate dal punto e virgola, Alla fine va inserito un punto. Vedi esempio: Keywords: mental illness; collusion; diagnosis; psychiatry; individual; living together. • Note a piè di pagina: Times New Roman 10 normale.

• Bibliografia: Times New Roman 11 normale. Per la bibliografia la spaziatura è: prima 0 pt, dopo 6 pt. Il rientro è: Speciale, Sporgente 1,25.